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27/04/12

KAZA TFCA, Kavango Zambesi Transfrontier Conservation Area: il parco naturale più grande del mondo


Il più grande parco naturale al mondo si trova in Africa, si chiama KAZA TFCA, Kavango Zambesi Transfrontier Conservation Area, ed è stato creato il 15 marzo scorso. È immenso. Con una superficie di 444 mila chilometri quadrati, è molto più grande dell'Italia (che arriva a 301 mila chilometri quadrati) e unisce in un colpo solo 36 parchi naturali e diverse riserve nel Sud del continente nero. A cavallo fra cinque Paesi: Angola, Botswana, Namibia, Zambia e Zimbabwe.
Il KAZA TFCA è una manna dal cielo per i grandi animali della foresta e della savana. Gli animali possono macinare chilometri senza essere costretti dai limiti precedenti delle riserve e dei parchi, distanti l'uno dall'altro, e neanche dai confini delle nazioni segnati dall'uomo.
Il parco dei record ospiterà la più grande popolazione di elefanti di tutta l'Africa, tremila specie di piante, cento delle quali sono tipiche della zona. Ma anche seicento specie di uccelli, tra savane, foreste e aree umide. Un gioiello naturalistico, insomma, che include il delta dell'Okavango, l'alto Zambesi e le cascate Victoria, una delle sette meraviglie naturali del mondo.
Ma è ancora presto per cantare vittoria, perché progetti di questo tipo sono falliti in passato. In particolare, per le regole ferree subite dalle popolazioni dell'area che si sono impoverite e si sono date al bracconaggio. E quest'ultimo sarà una delle piaghe che si cercherà di contrastare puntando sul benessere degli abitanti di questa zona vastissima, ad esempio grazie all'ecoturismo.

Palii e sagre popolari, l’IHP cerca “osservatori”


Con l’inizio della bella stagione ripartono i palii e la sagre popolari con i cavalli. Purtroppo, le cronache dei nostri giornali ci raccontano sovente di episodi di maltrattamento ai danni degli animali, che non di rado finiscono per pagare con la loro stessa vita una crudele forma di sfruttamento. Per questo l’Italian Horse Protection Association (Ihp), nell’impossibilità di tenere sotto controllo tutte le manifestazioni che si svolgono nel nostro Paese, è alla ricerca di “osservatori” che possano censirle e monitorarle. Le informazioni così raccolte saranno utilizzate per stilare un rapporto che sarà indirizzato al Ministero della Salute; l’obiettivo è di chiedere un miglioramento della normativa esistente, a partire dall’Ordinanza del 21 luglio 2011 (ha fissato alcuni principi minimi in materia)
Quella promossa dall’IHP è una iniziativa tanto importante in quanto proprio in questi giorni l’Ordinanza ministeriale è oggetto di contestazioni da parte dell’Engea (Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali) e della Sef Italia (Scuola di Formazione Equestre) che hanno presentato un ricorso per ottenerne l’annullamento. Se tale ricorso dovesse essere accolto, verrebbe meno l’unico strumento attualmente disponibile per la tutela degli equidi in questo tipo di manifestazioni.
Chi volesse contribuire all’attività di monitoraggio può inviare una mail a ihp@horseprotection.it indicando nell’oggetto “Palio di...” ed il nome del Comune in cui si terrà la corsa, includendo se possibile il nome e il cognome: in risposta, l’Ihp invierà un elenco con le informazioni di cui ha bisogno. Con l’occasione, l’Italian Horse Protection Association ricorda che è tuttora in corso una petizione, sostenuta da molte associazioni italiane e straniere, con cui si chiede lo stop ai palii. Per firmarla è possibile cliccare sul seguente link:

IFAW, nuova app salva balene


IFAW è una nuova app gratuita per iPad e iPhone che combina scienza e tecnologia per aiutare a salvare le balene a rischio estinzione che vivono nel Nord Atlantico; il pericolo per questi giganti del mare infatti sono le collisioni con le grandi navi lungo la costa orientale del Nord America. La 'whale alert' è il frutto della collaborazione fra governi, università, settore privato e l'International Fund for animal welfare (Ifaw).
'Whale alert' fornisce ai marinai informazioni sulle aree frequentate dai grandi cetacei. "Le balene minacciate - spiega Patrick Ramage, direttore del programma balene dell'Ifaw - vengono uccise dalle navi; questo nuovo sistema aiuta a tenere lontane le imbarcazioni dalle balene, dandogli la speranza di sopravvivere". Il meccanismo di allerta della app è legato alla rete di boe che recepiscono i segnali acustici dei cetacei, mostrando la loro presenza alle navi che transitano all'interno o vicino il Santuario marino nazionale Stellwagen. Ma la app impiega anche il sistema GPS e AIS, il web e le carte nautiche digitali, per allertare i marinai delle misure di conservazione che sono vigenti nelle loro immediate vicinanze. Le balene che vivono lungo la costa orientale del
Nord America, da Newfoundland alla Florida, appartengono ad una delle specie più grandi del mondo e sull'orlo dell'estinzione. Ne sono rimaste pochissime, circa 450 esemplari, tanto che gli scienziati le hanno identificate e hanno dato un nome quasi a tutte.

Ripulire le spiagge italiane con Legambiente: 25-26-27 maggio


Come ogni anno Legambiente rinnova l’appuntamento lungo le coste per liberare le spiagge e i fondali dai rifiuti abbandonati, per difendere il mare dall'inquinamento e l'illegalità.

26/04/12

Manifestazione NAZIONALE contro il canile di Montichiari: sabato 28 aprile


Ennesima mobilitazione animalista sabato 28 aprile a Montichiari. I militanti di «Fermare Green Hill» e di «Occupy Green Hill», provenienti da tutta Italia (pullman da Milano, Roma, Bologna, Genova, Torino, Bolzano, Rieti, Pisa) si ritroveranno alle 14 a Montichiari (di fronte al Palageorge) e marceranno verso la «fabbrica della morte» che a Montichiari alleva annualmente 2500 beagle per la vivisezione.
Chiedono che il governo approvi finalmente la legge che vieta la vivisezione di animali domestici in Italia; chiedono l'affido immediato dei 2500 cani rinchiusi a Green Hill. «Siamo sempre più vicini ad ottenere la chiusura di Green Hill - scrivono gli attivisti di Occupy Green Hill - presto una legge vieterà loro di allevare e vendere i cani ai laboratori, obbligandoli così a lasciare la sede di Montichiari dove operano da oltre 12 anni. Ma tutto questo, purtroppo, non dà alcuna speranza al momento per i cani attualmente reclusi che restano proprietà di Marshall Farm. Abbiamo il dovere di lottare affinché non solo Green Hill chiuda, ma che i cani al suo interno siano affidati ad associazioni e successivamente a famiglie». La scelta del 28 aprile non è un caso: in occasione della Giornata mondiale per gli animali nei laboratori, «scenderemo in migliaia per le strade di Montichiari, per dare la speranza ai 2500 cani prigionieri dentro Green Hill di poter passare il resto delle loro vite in famiglie accoglienti e non su tavoli di laboratori».

Project Nim: un piccolo scimpanzè cresciuto come un bambino e poi abbandonato in una gabbia :(


Il 26 aprile alle ore 21 in 35 sale cinematografiche del circuito “The Space Cinema” debutta, su iniziativa di Feltrinelli Real Cinema e Sacher Distribuzione, il film “Project Nim” girato da James Marsh, già Premio Oscar per “Man on Wire”. La pellicola racconta la toccante storia di Nim Chimpsky, un cucciolo di scimpanzé che nel 1973, al momento della nascita, venne separato dalla madre da un gruppo di scienziati della Columbia University e avviato ad un complesso esperimento durante il quale fu educato esattamente come fosse un neonato umano. Vestito come un bambino, costretto ai vizi umani e sottoposto a comportamenti sociali estranei alla sua specie, Nim, al termine di un lungo addestramento, fu abbandonato in una gabbia. La pellicola racconta
come la scienza, quando è usata per indagini discutibili senza rispetto per la vita, possa rendere improvvisamente visibile la crudeltà quasi primitiva di cui l'uomo è ancora capace, suscitando un senso di ingiustizia e pena infinita. «Uomini e scimpanzé condividono il 98,7 % dei geni – commenta il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri -; è sufficiente una piccola diversità nel loro patrimonio cromosomico perché si abbiano differenze di comportamento tanto pronunciate tra le due specie. Solo gli uomini, infatti, costringono altri esseri viventi a diventare tragiche vittime della propria presunta superiorità.» E allora, qual è mammifero più “umano”, quello che sentiamo più vicino a noi, l'homo sapiens che crede di poter rendere qualsiasi essere uguale a lui, o il disarmato protagonista del film, costretto a vivere in un ambiente che non è il suo e a subirne i comportamenti? Per chi segue le vicende del piccolo Nim la risposta non è difficile.

L'Hachiko della Sardegna


Due mesi fa seguì il corteo funebre dalla chiesa parrocchiale sino al cimitero, dove da allora si reca ogni giorno per un saluto al suo padrone. Il piccolo bastardino color miele che, in paese, a Tonara nel nuorese, chiamano ''Senza nome'' perchè non si conosce quale gli avesse assegnato il suo padrone ricorda, anche se il rito si ripete solo da alcuni mesi, la costanza della fedeltà del cane Hachiko, protagonista in un film con Richard Gere, che per circa dieci anni aspettò il padrone alla fermata del treno.

La vicenda del ''cane fedele'' - ha riportato il quotidiano L'Unione Sarda - si è snodata nel tempo dopo che il suo padrone, di 60 anni, è morto improvvisamente per infarto. Alcuni altri cani che teneva con lui sono stati ''adottati'' da alcuni compaesani ma ''Senza nome'' ha deciso di vegliare la tomba dell'uomo.

Una guardia giurata che controlla il camposanto ha anche notato che la bestiola ha scelto di vivere vicino al camposanto e quando una vicina di casa del pensionato morto, che è anche la madre della guardia giurata, si reca quotidianamente in cimitero per portare un fiore e una preghiera ai suoi morti, dall'erba balza il cagnolino che la segue e assieme entra nel cimitero, raggiungendo la tomba del padrone mentre la donna si dirige verso i suoi parenti defunti, poi dopo un pò il cagnolino riesce e torna nella sua tana, dove i paesani sanno che vive e non gli fanno mancare il cibo.

24/04/12

Via qualche giorno…si porta Maggie in montagna! :)


Non si capisce bene che tempo ci sarà in questi giorni (a seconda del sito internet parlano di caldo tropicale o di bufera) però abbiamo deciso di andare via qualche giorno e la piccola faccettina da furby verrà con noi.
Il viaggio non è lungo, la meta sono le valli bergamasche, Val Seriana per la precisione, quindi non dovrebbe essere troppo stressante per lei (speriamo!), la casa poi è munita delle retine di protezione per fare in modo che la gatta non si dilegui …con Maggie bisogna stare attenti perché è curiosissima ma un po’ goffa e pasticciona e il pericolo si sa è dietro l’angolo.
Questo sarà il suo primo viaggio lungo, nei precedenti spostamenti in zona nella sua borsa- trasportino si è sempre comportata in modo adeguato ad un gatto del suo blasone :D: osservazione silenziosa ed interrogativa di quanto succede attorno.
E Pimpi? Peps meglio lasciarlo in casa, tranquillo in panciolle…è terrorizzato all’idea di varcare la soglia della porta d’ingresso, non è mai stato particolarmente entusiasta all’idea di uscire ma credo che dopo le prime visite veterinarie e l’intervento oramai associ l’uscita al veterinario ed è sempre molto spaventato anche solo dalla porta aperta…
Visto che in casa qualcuno rimane, non c’è alcun bisogno di preoccuparlo e agitarlo inutilmente poverino.

21/04/12

BASTA test dei prodotti cosmetici sugli animali!


Lush (marca inglese di PRODOTTI COSMETICI naturali, NATURALI PER DAVVERO e non testati su animali) sta raccogliendo le firme affinchè l'Unione Europea faccia finalmente attuare la Direttiva (del 1993) contro i test dei cosmetici sugli animali e la vendita dei prodotti che li impiegano...
La procedura per firmare è brevissima basta inserire nome, cognome, e-mail e Paese:
Questa petizione riguarda i test sui COSMETICI, non sui medicinali...quindi dovremmo firmare tutti

Un ragno gigante golden orb si mangia un serpente (Australia)

Un serpente  lungo circa mezzo metro è rimasto in vita poco più di un'ora, una volta finito nella rete di un grosso grosso ragno, fino ad essere ucciso dal veleno dell'aracnide e diventare quindi il suo pasto.
Il tutto è successo a Freshwater in Australia.

http://www.cairns.com.au/article/2012/04/19/215081_local-news.html

20/04/12

Ah dimenticavo...un piccione e un merlo :)


Tra gli animaletti che allietano le mie giornate, ci sono anche un piccione e un merlo che arrivano sul balcone a prendersi un po’ di croccantini del gatto, debitamente riposti in separata sede rispetto ai suoi.
Si creano delle scenette molto divertenti…tra loro due non vanno particolarmente d’accordo quindi cerchiamo di mettere il cibo in 2 punti diversi in modo da soddisfare entrambi, in realtà poi succede che o mangia tutto uno o mangia tutto l’altro.
In questi giorni di pioggia arrivano completamente inzuppati d’acqua e a vederli sono di una tenerezza infinita…senza farsi problemi, sotto la pioggia aspettano pazientemente sul davanzale.
Il piccione, Zampino, è una vecchia conoscenza; a stagioni alterne e a volte in compagnia di una femmina (non so in base a cosa abbiamo stabilito che lui sia maschio) è da un paio d’anni che viene a reclamare la sua dose di croccantini e sappiamo che è proprio lui per un difetto molto riconoscibile ad una zampina…anche se all’inizio ero un po’ scettica sull’avere un piccione sul balcone, devo dire che mi sono ricreduta e Zampino si è guadagnato la nostra fiducia…è bravo, sporca poco, nulla rispetto a quanto si potrebbe pensare…
Il merlo, questo merlo, è una new entry.
In passato abbiamo avuto una coppia di merli che ha nidificato nel vaso di edera del nostro balcone, abbiamo seguito tutte le fasi spiando da dietro la finestra e cercando di disturbarli poco; e così abbiamo visto la costruzione del nido, ogni giorno un ovetto in più depositato (3 in tutto), la cova, la nascita dei piccolini, la loro crescita ed il loro primo volo nella vita…il tutto durato una ventina di giorni con la cura dei merli senior sempre attenta (l’esperienza di seguire l’intero ciclo di riproduzione di un altro essere vivente è assolutamente da far vivere a tutti, adulti e bambini).

E Peps in tutto questo andirivieni di volatili? Osserva attento ed emette qualche flebile miagolio, mantenendo sempre una debita distanza di sicurezza da quei “cosi” strani e curiosi che si muovono…

19/04/12

Il Titanic visto da ecopeps (non parleremo di natura che vince sull’uomo)


Domenica sera, nell’anniversario dei 100 anni dalla sciagura del Titanic, in tv hanno riproposto il film. Stoicamente (non riuscivo proprio a spegnere per andare a dormire) fino alle 0.55 me lo sono riguardato molto volentieri, con la solita speranza puntualmente stroncata di vedere un finale diverso (perché anche se conosci a memoria il finale, in fondo in fondo un po’ ci speri sempre che il Titanic arrivi tranquillamente in porto con accoglienza trionfale…poi realizzi che proprio non è possibile, che quell’iceberg deve esserci…allora speri che almeno Jack salga sulla scialuppa con Rose).
Proprio all’inizio del film, nel momento dell’imbarco dei passeggeri, mi è balzata all’occhio una scena che nelle visioni precedenti mi era sfuggita: un passeggero di prima classe sale a bordo con al guinzaglio un bellissimo cane di razza, un levriero afghano (credo).
Con questo tarlo in testa, mi sono riproposta di saperne qualcosa di più degli animali imbarcati sul Titanic.
E così “ho scoperto” che dalla lista passeggeri risultavano imbarcati 12 cani, di razza, che accompagnavano i passeggeri di prima classe.
Alcuni di questi erano razze europee, a quell’epoca semi-sconosciute negli Stati Uniti, e i loro proprietari li avevano acquistati durante il viaggio in Europa prima del rientro a casa a bordo del transatlantico.
Ognuno di questi cagnolini con i rispettivi proprietari ha avuto una storia diversa e purtroppo quasi sempre triste: di 12 se ne sono salvati 3, di taglia piccola e che non rubava posto sulla scialuppa.
C’è chi ha deciso di non salvarsi pur di non abbandonare il proprio cane, c’è chi ha salvato il cagnolino ma non  è riuscito a fare altrettanto con il padre e c’è chi ha pensato, un gesto di grande umanità, di dare almeno una speranza di sopravvivenza anche a loro, aprendo le gabbiette dov'erano alloggiati per il viaggio. 
Purtroppo, verosimilmente, c’erano ulteriori animali imbarcati insieme ai passeggeri di terza classe, “clandestinamente” senza registrazione e senza biglietto.

La tragedia fu immensa, sotto tutti i punti di vista, la perdita di 1500 vite umane avvenuta in quel modo e secondo estrazione sociale gela il sangue…

Questo è un piccolo post per il sacrificio di chi non viene mai ricordato durante le sciagure che ci colpiscono e che colpiscono anche loro, i nostri amici animali.

Grazie a Michael Jackson, possiamo aiutare Save the Dogs (per i randagini della Romania)


Il gruppo THE DANGEROUS organizza sabato 28 aprile alle ore 20,45 presso il teatro Silvestrianum di Milano (MM Porta Romana) uno spettacolo tributo a Micheal Jackson a favore dei progetti di Save the Dogs in Romania.
Lo spettacolo prevede esibizioni di ballo con l’impersonatore professionista Alessio Cifone, la partecipazione di ballerini professionisti di popping e hip hop, musica dal vivo (chitarra elettrica e arpa celtica) e cantanti professionisti di lirica.
Ingresso a offerta minima di 10 euro. Le prevendite sono già aperte, in alternativa è possibile versare l’offerta direttamente presso il teatro la sera dello spettacolo. Un banchetto di STD sarà allestito all’interno del foyer del teatro.

PER INFO E PREVENDITE bisogna chiamare il numero 3927209073 o scrivere a frafine@hotmail.it o visitare l’evento su Facebook

18/04/12

Percentuali di energia rinnovabile utilizzata dalle Big company americane...

Le percentuali che seguono si riferiscono al CLEAN ENERGY INDEX elaborato da Greenpeace sulla base della domanda elettrica (in megawatt) degli impianti e della percentuale di energia rinnovabile utilizzata dagli stessi:

1. Yahoo!   (56,4%); 
2. Dell   (56,3%); 
3. Google   (39,4%); 
4. Facebook   (36,4%); 
5. Rackspace   (23,6%); 
6. Twitter   (21,3%);
7. HP   (19,4%); 
8. Apple   (15,3%); 
9. Microsoft   (13,9%); 
10. Amazon Web Services   (13,5%); 
11. IBM   (12,1%); 
12. Oracle   (7,1%); 
13. Salesforce   (4,0%).

Molto positivo il risultato per Yahoo! e Dell, con più della metà di energia rinnovabile impiegata...per le altre vale la canzone Morandi-Ruggieri-Tozzi "SI PUO' D(F)ARE DI PIU'"

http://www.youtube.com...su che i soldi non mancano ;D

Avere una carta di credito (non) diversa...a sostegno di ENPA, WWF e LIPU


ENPA Card è la carta di credito emessa da Agos Ducato, in collaborazione con l'Ente Nazionale Protezione Animali dedicata a tutti coloro che amano gli animali e desiderano aiutarli.
Sottoscrivendola, oltre a disporre di una vera e propria carta di credito Visa, accettata in tutto il mondo, si devolve l'intera quota di sottoscrizione di 15,00 euro all'ENPA.
In più, continuando a utilizzarla negli anni si continuerà a sostenere l'Ente Nazionale Protezione Animali, senza costi aggiuntivi.

Il gruppo Unicredit in partnership con WWF Italia ha lanciato a partire dal 2009 la carta di credito UniCreditCard WWF per sostenere le attività delle Oasi; il 3 per mille delle spese effettuate con la carta andrà infatti ad alimentare un fondo gestito da UniCredit, i cui contributi saranno erogati a favore del Progetto Oasi WWF. Nessun costo aggiuntivo per chi utilizza questa carta speciale.
http://www.wwf.it


Banca Monte dei Paschi di Siena in collaborazione con la LIPU ha emesso una carta prepagata ricaricabile  Visa Electron; per ogni emissione, la Banca Monte dei Paschi di Siena devolve 3 euro alla LIPU.
www.mps.it


Paghiamo le tasse e…devolviamo il 5x1000!

Come ogni anno questo è tempo di compilazione del modulo dei redditi (non lamentiamoci, significa avere un lavoro!) attraverso il modello 730 o il modello unico.
Abbiamo la possibilità di destinare il 5x1000 a sostegno di buone cause: volontariato, ricerca sanitaria/scientifica, attività con rilevanza sociale e sostegno al patrimonio culturale e paesaggistico.

Concretamente cosa significa: nel nostro modulo dei redditi, nell’apposito riquadro del cinque per mille (a suo volta suddiviso in sei mini-sezioni nel modello di quest’anno) dobbiamo FIRMARE UNA SOLA VOLTA (in una sola mini-sezione) e SCRIVERE IL CODICE FISCALE DELL’ENTE BENEFICIARIO a cui intendiamo destinare questa parte delle nostre tasse; cosa molto importante, si può scegliere UN SOLO DESTINATARIO, vale a dire che in tutto il riquadro del 5x1000 dovranno comparire, aggiunti da noi, la nostra firma personale con al di sotto il codice fiscale del beneficiario in questione.
Nel caso si scelga la mini-sezione rivolta alle attività sociali del proprio comune o la mini-sezione per il patrimonio culturale e paesaggistico, si apporrà solo la firma.

Se non viene indicato il codice fiscale le somme saranno ripartite in modo proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria definita sopra “mini-sezione” (chiaramente ad ognuno sarà assegnata una quota molto piccola!).
Infine se non viene espressa una scelta di destinazione per il 5x1000, la quota prevista rimane allo Stato.

Per ogni singolo cittadino NON C’E’ ALCUN COSTO AGGIUNTIVO, risulta solo un cambio di destinatario, dallo Stato all'ente da noi scelto.

Da parte loro, le organizzazioni presentano all’Agenzia delle Entrate la domanda d’iscrizione ai rispettivi elenchi per poter accedere ai fondi del 5x1000.
Il 25 maggio 2012, l’Agenzia delle entrate pubblicherà l’elenco definitivo, tra enti di volontariato ed associazioni dilettantistiche sportive, dei destinatari “papabili” di quest’anno.

Quindi che fare? E’ vero che di questi tempi lasciare soldi nelle casse dello Stato è comunque una forma di “donazione”, però a mio parere è una bella occasione da cogliere quella di specificare a chi vogliamo destinare il nostro 5x1000…della serie “evviva le buone cause, sosteniamole!”.
La mia destinazione è stata l’ENPA l’anno scorso e credo lo sarà quest’anno, anche se comunque mi darò un’occhiata in giro (sempre in ambito volontariato per animali).
Per chi prende questa scelta responsabilmente non è facile decidere, perché ci si ritrova a dover indicare una sola causa avendone a cuore diverse; il “consiglio” è quello di suddividersi tra parenti e amici le associazioni e gli enti che ci interessano e che ci ispirano fiducia, io ed i miei genitori cerchiamo di fare così e sento che anche altre persone lo fanno.
Altro consiglio è di prestare orecchio, ci sarà qualcuno che non sa bene come muoversi per il 5x1000 o che è un po’ indifferente a questa forma di sostegno…SFRUTTIAMO QUESTE OCCASIONI E DIAMOGLI INDICAZIONI! :D

Inoltre, tante associazioni pubblicizzano sempre di più il proprio codice fiscale per favorire questa importante fonte di entrata…INFORMIAMOCI!…se abbiamo in mente qualche ente in particolare ricerchiamo tutto quello che ci serve sapere (codice fiscale in primis), con Internet è un attimo ma ci sono anche tanti volantini che girano.
Non è il mio caso, ma un’ulteriore fonte di informazioni, per chi possiede uno smartphone, è l’app gratuita "5X" che consente di reperire i codici fiscali di enti ed associazioni che hanno aderito all’iniziativa; quest’anno, in più rispetto all’anno scorso, saranno disponibili anche schede descrittive, con i dati dell'organizzazione, una breve presentazione e una descrizione dei progetti, con la possibilità di accedere ad ulteriori approfondimenti online.

NB: La scelta dell’8x1000 è tutta un’altra cosa, totalmente scollegata ed indipendente dal 5x1000

17/04/12

Vegetariani, sì/no/forse?

Premessa: il mio primo animaletto domestico peloso è stato un bellissimo coniglietto nano bianco e marrone, seguito da un altro batuffolo orecchioso grigio-argento. Precedentemente pesciolini, uccellini e tartarughe d’acqua, in seguito gatti, gatte e gattini dai tanti colori e dai vari acciacchi .
Dalla prima media in poi ho ridotto drasticamente il consumo di carne, quasi zero per gli animali di terra, mentre ad oggi sto cercando di diminuire il pescato (ho scoperto che posso essere definita “flexiteriana”).
Alcuni tipi di animali non sono mai stati mangiati in casa mia perché anche in famiglia se ne consuma poca ed è esclusivamente pollo o maiale (raramente bovino).

Ultimamente sto riflettendo sul diventare una Vegetariana con la “v” maiuscola (vegana non riuscirei, mi piacciono molto i latticini per quanto li abbia comunque ridotti ed il mio colesterolo ringrazia).
E’ una scelta impegnativa e constato quotidianamente di non essere così tanto virtuosa da riuscire a perpetrarla senza scivoloni; è da dire che purtroppo, a tutt’oggi, nonostante i vegetariani siano tanti in Italia, oltre 2 milioni (secondo Eurispes), sono poco considerati ed hanno poco peso sul mercato.
Io stessa più volte, volendo consumare un pasto vegetariano, mi sono imbattuta nella scarsa scelta a disposizione dei consumatori nei ristoranti, di qualsiasi tipo dall’italiano all’etnico, ripiegando quindi su 2 contorni di verdura/patatine (mi rifaccio abbondantemente con i dolci! :D).
All’estero la cultura veg è decisamente più radicata: in Usa e in molte capitali europee, tra cui Amsterdam, Madrid, Londra e Parigi, è presente Maoz, catena di fast food in franchising interamente dedicata al vegetarianismo, sul mercato da quasi 10 anni. In Francia, ad esempio, i menu veg erano accessibili, fino all’anno scorso, anche all’interno delle mense scolastiche.

Traendo qualche conclusione: tanta ammirazione per la forza e la determinazione di chi intraprende e porta avanti la strada del vegetarianismo; per iniziare a fare qualcosa che porti in questa direzione, muoviamoci gradualmente cominciando a ridurre i quantitativi di carne che attualmente mangiamo (cosa che fa bene anche alla nostra salute!); SIAMO CONSUMATORI CONSPEVOLI, scegliamo prodotti, di tutte le categorie non solo cibo, il più possibile biologici e rispettosi della natura e dei suoi processi (costicchiano ancora un po’ di più, ma scegliendo bene nulla di eccessivo), prodotti che non si ottengono con lo sfruttamento intensivo e il maltrattamento di fauna e flora (gli allevamenti di animali in gabbia, l’inquinamento delle risorse idriche…quanti ORRORI!!), prodotti che consentono agli animali da cui derivano almeno di vivere bene. Esistono sia punti vendita dedicati a questi consumi attenti che guardano alla eco-sostenibilità, sia reparti presenti nei nostri classici supermercati (approfondiremo il tema del consumatore consapevole in altri post).

Ci sono poi le bellissime storie di chi ha trovato un amico tra gli animali dagli occhioni dolci e languidi che purtroppo sono considerati troppo spesso di serie B : George Cloney e Max, il maialino a cui era affezionatissimo, sono uno dei casi più famosi.

Willy, capretta scampata ai pranzi pasquali: