08/05/12
Grazie alle figurine “Amici e cucciolotti” 3500 trovatelli trovano casa
Sabato 12 maggio tredici rifugi Enpa aderiscono alla giornata nazionale "Rifugi Aperti", promossa dal Centro Comunicazione e Sviluppo Enpa in collaborazione con Pizzardi Editore. L'iniziativa è a suggello del progetto di adozione a distanza, il più importante realizzato nel nostro Paese: grazie alla collezione di figurine "Amici Cucciolotti 2012" i bambini hanno potuto accudire a distanza più di 3.500 trovatelli – non solo cani e gatti, ma anche caprioli, caprette, uccellini – ospitati presso le strutture gestite dall'Ente Nazionale Protezione Animali.
Visitare un rifugio o un'oasi Enpa dove vengono accolti amorevolmente animali abbandonati o feriti può essere un' esperienza profonda capace di insegnare, a grandi e piccini, quanto certi piccoli gesti possano fare la differenza.
Nelle strutture che aderiscono all'iniziativa (Monza, Torino, Imperia, Novara, Trieste, Vicenza, Borgotaro, Reggio Emilia, San Giovanni Valdarno, Perugia, Manfredonia, Crotone, San Severo), i ragazzi saranno accolti insieme alle famiglie o alle scolaresche da Westie, la mascotte della Pizzardi Editore e dai volontari della Protezione Animali che proporranno percorsi didattici, giochi educativi, simpatici gadgets prodotti per l'occasione all'insegna del motto "se ci dai una mano, insieme ce la faremo".
Iniziata nel 2007, la partnership tra Enpa e Pizzardi, concretizzatasi nell'album "Amici e Cucciolotti", ha permesso alla più antica associazione animalista italiana – è stata fondata nel 1871 da Giuseppe Garibaldi – di potenziare le proprie attività a difesa degli animali.
L'edizione 2012 di "Amici Cucciolotti" è stata, con 3 milioni e cinquecentomila copie di album distribuiti ed oltre 80 milioni di bustine di figurine prodotte, un vero e proprio fenomeno editoriale e di costume.
Sms al 45503 dal 29 aprile al 20 maggio per aiutare le oasi di mare del WWF
2 euro da cellulare o 2-5 euro da rete fissa…l’obiettivo è raccogliere fondi per dare vita alla nuova Oasi WWF Scivu ad Arbus, in Sardegna, un vero paradiso di dune alte sabbiose e fitta macchia, bonificare e dare nuovo splendore alla bellissima spiaggia che costeggia la Riserva naturale e Oasi WWF Le Cesine, nel Salento, e riforestare e riqualificare le zone umide dell’Oasi WWF Golena di Panarella, in Veneto, un paradiso di biodiversità alle porte del Delta del Po.
07/05/12
Dopo tsunami: presto nuove foreste nel luogo colpito
L'onda anomala scatenata dallo tsunami dell'11 marzo 2011 in Giappone ha raso al suolo le foreste costiere: il governo nipponico ha deciso ora di ripristinare la vegetazione grazie all'aiuto della prefettura di Fukushima e di altre cinque amministrazioni locali.
Le foreste verranno ricreate per ripristinare ancora una volta una barriera di difesa naturale. Però i lavori dureranno almeno nove anni. L'obiettivo è di ripopolare 460 ettari di terreno con nuovi alberi, rispettando le specie vegetali locali. E, a partire da quest'anno, verranno curate le piantine che verranno piantumate lungo le zone costiere a partire dal 2014.
Saranno in tutto sei le prefetture che si occuperanno del ripristino delle foreste. Le stesse che hanno subito danni ingenti dall'incredibile onda d'urto dello tsunami seguito a violente scosse di terremoto.
Lungo la costa di Shin-Maikohama, ad esempio, le foreste hanno salvato la comunità locale, i villaggi e le risaie.
Per potenziare la loro funzione difensiva, le nuove foreste occuperanno uno spazio ancora maggiore rispetto al passato.
Nel marzo 2011 l'onda anomala ha colpito 295 ettari di foreste, il 70% dei cui alberi è stato completamente distrutto e il resto gravemente danneggiato.
E, ancora, per proteggere i nuovi alberi, le autorità giapponesi progetteranno argini resistenti che potranno offrire un ulteriore rimedio in grado di attutire un'eventuale futura onda anomala, in modo che questa non possa raggiungere le zone abitate. Come scrive il quotidiano giapponese Asahi Shimbun, le amministrazioni locali giapponesi sono già in azione per acquistare i semi necessari alla nascita di oltre settecentomila nuovi alberi.
(fonte: www.nelcuore.org)
04/05/12
Canada: inizia l’iter parlamentare per fermare la mattanza di foche
Dopo un incontro con la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) alcune settimane fa, il senatore canadese Mac Harb ha presentato oggi una norma storica per fermare il massacro delle foche in Canada, spiegando che "la fine dell'industria della caccia commerciale delle foche è ora inevitabile". E il senatore Larry Campbell ha appoggiato la mozione, che ha già ricevuto una risposta straordinariamente positiva dai senatori. Pronti ad un dibattito sulla questione.
Il disegno di legge del senatore Harb segue a stretto giro la decisione della Russia di vietare l'importazione delle pelli di foca.
La stessa Russia (che importava il 95 per cento delle pelli di foca canadesi), gli Stati Uniti e i Paesi dell'Unione europea e molte altre nazioni hanno deciso di vietare questa pratica dopo anni di intense campagna mondiali proprio della PETA.
(fonte: www.nelcuore.org)
USA: finiranno pubblicate in un registro le foto di chi commette crimini contro gli animali
Coloro che picchiano, commettono abusi o uccidono cani e gatti potrebbero ottenere lo stesso disprezzo pubblico dei criminali sessuali grazie ad alcuni disegni di legge presentati in varie parti degli Stati Uniti.
Registri online per i condannati per abusi di animali sono già stati approvati in tre contee di New York, tra cui Suffolk, il primo americano in assoluto, che entra in vigore il prossimo 7 maggio. Venticinque Stati hanno considerato queste leggi a partire dal 2010, secondo l'Animal Legal Defense Fund, che sta guidando la campagna.
I sostenitori dicono che questi provvedimenti sono il risultato di una crescente consapevolezza dei diritti degli animali. E la salute pubblica potrebbe beneficiare della decisione di fermare chi commette abusi visto che, per alcuni studi, le stesse persone colpiscono poi con la gente. Disegni di legge simili sono all'esame in molte parti in America: dallo Stato di New York al New Jersey, dal Connecticut alla California, dal Texas al Pennsylvania, fino alla Florida e al Maryland.
Lo sostiene il Legal Defense Fund, con sede a Cotati, in California. La vergogna pubblica ha una lunga storia negli Stati Uniti e risale all'epoca puritana. Alcune città hanno combattuto la prostituzione pubblicando le foro dei clienti sui giornali e, a Minneapolis, su un tabellone elettronico simile a quello usato per le pubblicità.
L'idea di colpire gli abusi sugli animali è un effetto dell'anagrafe dei criminali sessuali partita nel 1996 negli Usa su ordine del Congresso.
La PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) supporta i registri per difendere le bestiole. Stephanie Bell, direttrice associate delle indagini sulla crudeltà, ha detto: "I membri della comunità hanno il diritto di sapere se c'è tra di loro un condannato per abusi sugli animali. Le persone che commettono abusi sugli animali, raramente, lo fanno solo una volta".
A rincarare la dose ci pensa uno studio del 1997 della "Northeastern University" e della SPCA del Massachusetts, secondo cui una persona che commette abusi o uccide gli animali è cinque volte più propenso a perpetrare violenza sulla gente e quattro volte più portato a fare crimini contro il patrimonio.
(fonte: www.nelcuore.org)
03/05/12
Colata di cemento (purtroppo) fa emergere un formicaio gigantesco
Molto interessante la complessità di questa "organizzazione sociale"...peccato che tutto questo sia emerso grazie ad un metodo tanto cruento...
Squalo tappeto mangia squalo bambù intero (Australia)
Uno squalo immortalato mentre mangia un altro squalo nella Grande Barriera Corallina australiana.
La foto mostra uno squalo tappeto che ha cominciato a ingoiare uno squalo bambù. Entrambe le specie raggiungono dimensioni comprese tra i 100 e i 125 cm. Inoltre, i due squali condividono gran parte dei loro areali nell'oceano Pacifico occidentale, presidiando il fondo marino lungo la barriera.
Anche le mascelle di questi squali, come in molte altre specie, si possono dislocare, permettendo loro di ingoiare prede di grandi dimensioni, e i loro denti inclinati verso la gola permettono di avere una presa serrata sul loro pasto scivoloso.
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2012/02/15/foto/squalo_mangia_squalo
Scoperto il granchio viola “deep purple”
Un granchio viola osserva l'obiettivo sull'isola filippina di Palawan. Il variopinto crostaceo, battezzato Insulamon palawanense, è una delle quattro specie recentemente scoperte del genere Insulamon. Il colore vivace della specie potrebbe forse avere la funzione di farla riconoscere dai suoi simili, spiega l'autore della scoperta Hendrik Freitag,del Museo di Zoologia Senckenberg di Dresda, in Germania. "La particolare colorazione violetta potrebbe essersi evoluta per caso, e non avere una funzione specifica oltre a quella di costituire un segno di riconoscimento", spiega Freitag, che ha descritto la sua scoperta sulla rivista Raffles Bulletin of Zoology. Freitag ha descritto i quattro nuovi granchi, grandi fra i 3 e i 6 centimetri circa. A Palawan, gli agricoltori stanno disboscando tratti di foresta e prosciugando i corsi d'acqua, uccidendo così i granchi. Allo stesso modo, le attività in programma di estrazione mineraria potrebbero minacciare i fiumi a causa dell'inquinamento.
Un lupo trova la sua “Giulietta” dopo 1000 km
La coppia di innamorati è stata scoperta grazie ad una nevicata d'aprile, con le doppie tracce delle zampe ben visibili sul bianco, in una discesa verso le case alla ricerca di cibo: Slavc, lupo sloveno, e 'Giulietta', lupa che potrebbe essere stata già presente in zona, si sono incontrati e 'innamorati' in Lessinia, nel parco naturale della provincia veronese.
Slavc è un lupo di 3-4 anni di un branco sloveno croato, che ha vagato per cinque mesi coprendo un migliaio di chilometri per trovare la sua compagna, proprio alle porte di Verona.
Dalle impronte e dalle osservazioni degli uomini del Parco della Lessinia - un'area di montagna, bosco e altopiano di 1.900 ettari istituito nel 1990 - si è cercato di ricostruire la vicenda. Così di Slavc si è scoperto tutto, perché è monitorato nell'ambito di un progetto scientifico. Ma di Giulietta nulla o poco si sa. Della sua presenza ci sono le tracce di alcune scorribande fatte per procurarsi del cibo.
Per la certezza sul fatto che sia una lupa si aspettano i risultati degli esami di Dna (pelo e feci) e di alcuni campioni di urina raccolti là dove è passata
Il monitoraggio di Slavc rientra nel progetto "SloWolf". Si sa che è nato nel branco sloveno-croato denominato Slavnik, dal nome della montagna nelle è maggiormente presente la sua specie, cime che gli hanno dato il nome e dove il 17 Luglio 2011 é stato catturato. In quell'occasione è stato catalogato ma soprattutto è stato equipaggiato con collare telemetrico Gps-Gsm da parte del gruppo di ricercatori della Facoltà di Biotecnologie dell'Università di Lubiana. L'animale poi ha ripreso a vagare, a caccia di indipendenza e soprattutto di una compagna con cui accoppiarsi. Dai rilevamenti telemetrici risulta che sia arrivato fino a 9 chilometri da Trieste, scendendo attraverso il Carso assieme al branco. Quindi ha allargato il proprio raggio d'azione, lasciando gli altri esemplari ed agendo da solo, attraversando quattro nazioni alla ricerca di un suo territorio. Ecco che nel dicembre 2011 Slavc attraversa gran parte dell'Austria; il 4 febbraio 2012 entrava nel territorio italiano, non lontano dalla zona di Cortina d'Ampezzo. Intorno alla metà di febbraio si è trattenuto per un breve periodo sulle alture ad ovest di Belluno, nella zona dei Monti del Sole, per poi proseguire la strada verso sud: percorrendo 832 chilometri dal momento della sua partenza.
Lasciate le Dolomiti, Slavc è sceso verso le zone più urbanizzate andando verso sud; quindi è risalito di latitudine e intorno al 27 marzo e giunto nella zona dei monti Lessini quando gli addetti del Parco Naturale ne hanno dato notizia a Lubiana. Il 12 aprile scorso, le stesse guardie del Parco hanno scoperto che il lupo aveva deciso di fermare il suo peregrinare, notando la doppia serie di impronte: Slavc aveva trovato la sua Giulietta.
02/05/12
Il gatto ladro della California
Dusty è un gatto di casa di sei anni che vive a San Matteo, in California. E’ diventato una celebrità, rubando centinaia di oggetti dalle case altrui in tutta la città.
Nel video, Animal Planet ha filmato gli spostamenti notturni del felino e i colpi messi a segno con tanta abilità.
Montichiari, Brambilla afferma: “siamo pronti a comprare tutti i cani di Green Hill”
"Siamo pronti a comprare tutti i beagle detenuti nello stabilimento Green Hill". E' la proposta formulata dall'ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, anche a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, e accompagnata dall'invito a prendere atto che la presenza in Italia di un allevamento come quello di Montichiari "non è gradita".
L'annuncio arriva all'indomani della scarcerazione dei 12 attivisti che sabato sono riusciti ad entrare nei capannoni ed hanno sottratto una trentina di cani destinati ai laboratori. "Trattenere due giorni in carcere i ragazzi – commenta la parlamentare - è stato un atto che considero sproporzionato e come me la pensano i tanti italiani che hanno manifestato la loro solidarietà. In carcere - prosegue - devono stare i delinquenti, non certo persone che volevano solo salvare la vita a creature indifese. E vorrei ribadire che, dal mio punto di vista, i trenta cuccioli non sono stati rubati ma liberati.
Perché ognuno dei cagnolini detenuti nel lager di Green Hill é destinato a morire tra terribili sofferenze nei laboratori di vivisezione europei. Non vogliamo essere complici di queste atrocità".
Per salvare i cani, gli animalisti sono disposti ad acquistarli. "Per tale ragione - continua l'ex ministro anche a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente – invito la Marshall ad andarsene via dal nostro paese. É evidente che la loro presenza in Italia non è gradita. E contestualmente formalizzo la nostra richiesta di ottenere in adozione non solo i cuccioli che le forze dell'ordine hanno tolto dalle braccia dei manifestanti, ma tutti i beagle di Green Hill. Siamo disposti ad acquistarli, consapevoli che si tratterebbe di una cifra molto alta, pur di salvarli.
Avevo già prospettato questa ipotesi al direttore dell'allevamento, Bernard Gottì, alcuni mesi fa, ma senza successo. Ora la presento in forma ufficiale: chiedo alla Marshall di poter ritirare tutti i cani di Green Hill e mi aspetto di avere una risposta al più presto. Perché troppo tempo è passato e troppi cagnolini sono morti".
La parlamentare promette che condurrà fino in fondo la sua battaglia contro la sperimentazione animale. "Per anni - conclude l'on. Brambilla - i cittadini sono stati presi in giro da chi promuove una ricerca eticamente inaccettabile, i cui risultati sono pericolosi e fuorvianti per la salute umana, portata avanti solo per difendere i grandi interessi economici di potenti ed arroganti multinazionali.
Una ricerca lontana dalle acquisizioni e dagli sviluppi della scienza moderna, da metodi alternativi come le colture di cellule e tessuto umano, che sono gli unici in grado di dare risposte predittive per la nostra salute. Il tempo delle bugie è finito".
I tagli si abbattono sui parchi e sulle aree marine protette
L’orso marsicano, plantigrado che vive nel Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise, è a rischio estinzione a causa dei tagli alla spesa pubblica. Il grido d'allarme è stato lanciato a Cogne (Aosta) da Federparchi, a margine dell'assemblea nazionale.
Come ha spiegato Giampiero Sammuri, presidente dell'organismo che raccoglie 17 parchi nazionali, 75 parchi regionali, 23 riserve marine e terrestri, "gli orsi marsicani sono una delle sottospecie animali più minacciate e per essere tutelati hanno bisogno di grande attenzione: ne sono rimasti 40- 50 esemplari e se riduciamo ancora le risorse non si potrà più proteggerli".
"Lo stesso - ha aggiunto - vale per l'orso in Trentino, per lo stambecco sulle Alpi o per gli uccelli rapaci come il Gipeto, appena reintrodotto a già rischio di nuova estinzione". Tutto a causa delle riduzioni di risorse imposte a livello centrale.
La scure dei tagli si è abbattuta soprattutto sulle aree marine protette, "dove la situazione è drammatica, siamo a rischio sopravvivenza". "Per queste situazioni - sottolinea Sammuri - abbiamo chiesto un intervento straordinario". In particolare mancano i soldi per la benzina destinata alle motovedette che si occupano della vigilanza di tratti di mare. "C'é il pericolo che quest'estate resteranno senza controlli" sbuffa il presidente di Federparchi. Infine c'é la questione degli 'obblighi' assunti a livello internazionale, come il monitoraggio delle biodiversità, "che non siamo più in grado di assicurare". Oltre alle ricadute sull'occupazione nei parchi (impiegati, tecnici, guardiaparco, amministrativi) e nell'indotto (guide,operatori turistici) e sulla ricerca. "Alle difficoltà - conclude Sammuri - possiamo supplire solo con grande professionalità diffusa e con impegno straordinario.".
Rapporto Lipu sull’andamento delle specie di uccelli comuni in Italia
Dodici specie agricole su 26 studiate, appartenenti al Farmland Bird Index, hanno segnato un declino, 11 sono risultate in aumento e 3 stabili. Tra le specie in declino, a causa della meccanizzazione e intensificazione dell’agricoltura, dell’uso di pesticidi, del degrado dell’habitat appaiono la calandrella (-14,4% il decremento medio annuo, -66% dal 2000 al 2010, in Pericolo di estinzione nella Lista Rossa), l’allodola (-2,9% annuo, – 30% sul decennio, Vulnerabile in Lista Rossa), l’averla piccola (-3,6% annuo e -42% sul decennio, Vulnerabile in Lista Rossa), la rondine (-30% nel decennio), i passeri (-40%), il torcicollo (-56%), la cutrettola (-38%) e il cardellino (- 34%). Tra le specie che frequentano ambienti agricoli sono invece in aumento gazza, cornacchia
grigia, gheppio, ortolano, rigogolo, usignolo, upupa, tortora selvatica, luì bianco e strillozzo.
Tra le specie boschive invece del Woodland Bird Index (che al contrario del Farmland risulta stabile) sono risultate in declino regolo, cincia mora e ciuffolotto, mentre in aumento il picchio rosso maggiore, il fiorrancino, lo scricciolo, il rampichino comune, il pettirosso e la cinciarella. <>.
Parte il nuovo treno “Italo”, ma senza animali
Le “Condizioni Generali di Trasporto” messe a punto da Ntv prevedono che su Italo possono essere ammessi esclusivamente i pet di peso inferiore ai 10 chilogrammi. «Moretti e Montezemolo – afferma la Protezione Animali - dovrebbero spiegare agli italiani, soprattutto a quanti si vedono negato il diritto di spostasi sul nostro territorio, come è possibile che le ferrovie francesi, tedesche e inglesi, riescono ad offrire ai loro viaggiatori un servizio d’eccellenza senza prevedere alcun limite al trasporto di animali domestici sui treni ad alta velocità».
Ma c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione. Quasi un italiano su due, lo riferisce l’Eurispes, possiede un animale domestico: la scelta di estrometterli dall’alta velocità denota pertanto una scarsa lungimiranza imprenditoriale poiché priva Trenitalia e Ntv di un bacino d’utenza molto ampio e redditizio. «Le due società ferroviarie dimostrano di non avere alcuna conoscenza degli animali e di non riuscire a comprendere quanto il rapporto con i pet sia diventato centrale nella vita degli italiani – conclude l’Enpa -. Aggiornino le loro politiche di marketing e rivedano i loro malsani divieti che non penalizzano solo i viaggiatori, ma l’intero Paese».
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